Il riscatto degli anni di studio per il calcolo della pensione può avvenire attraverso due modalità: il metodo tradizionale, con un costo che può raggiungere gli 80.000 euro, e il metodo agevolato, introdotto nel 2019, che consente un risparmio che supera il 70%. Tuttavia, la seconda opzione impone una condizione specifica: la scelta della liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo, comportando inevitabilmente un assegno pensionistico inferiore rispetto al sistema misto (retributivo per gli anni precedenti al 1996 e contributivo per quelli successivi).
Sebbene il riscatto agevolato sia stato ben accolto dai dipendenti, grazie alla cifra fissa di 5.000 euro per ogni anno di riscatto, la possibilità di aumentare l’assegno pensionistico e contemporaneamente anticipare l’età pensionabile richiede l’opzione per il riscatto tradizionale, con costi compresi tra 70.000 e 82.000 euro.
Va notato che il riscatto agevolato, utilizzato per anticipare il pensionamento, comporta una riduzione dell’1,6% dell’assegno pensionistico rispetto a quello che si percepirebbe con la pensione pubblica senza riscatto.